La meravigliosa foto qui sopra mostra un gruppo di artiste irlandesi della Metropolitan School of Art di Dublino, tra cui Margaret Clarke ed Estella Solomons (via BiblioCuriosa).
E partiamo subito con l’abituale infornata di link e stranezze!
- Innanzitutto volevo segnalarvi un paio di interviste: questa, sul blog di Logos Edizioni, e quest’altra su The LondoNerD. Sono entrambe dedicate al mio ultimo libro London Mirabilia, e ai retroscena della collana: i criteri di selezione delle location, il processo di scrittura, le attrezzature e le tecniche fotografiche utilizzate sul campo da Carlo Vannini, e molto altro.
- Ci si lamenta tanto di fake news, ma appena inventata la stampa, già la si usava per motivi discutibili. Per esempio fomentare la psicosi collettiva riguardo alle streghe, e le conseguenti persecuzioni.
- Questa qui sopra è la tuta da sommozzatore più antica del mondo. Si trova nel museo di Raahe in Finlandia, e risale al Settecento. Veniva usata per brevi camminate sott’acqua, per riparare le chiglie delle navi. Adesso, invece, “si immerge nei vostri incubi” (cit. Stefano Castelli).
- Capolavori riscoperti: i fumetti cristiani degli anni Settanta in cui i peccatori vengono redenti dagli eroi evangelizzatori. “La Croce è più potente del coltellino a serramanico!” (Grazie, Gigio!)
- Sulla facciata del Municipio di Colonia c’è una statua del vescovo Corrado di Hochstaden. La severità della sua figura di ecclesiastico non stupisce; è quello che sta sotto al piedestallo che lascia sbigottiti.
La figura impegnata in un’oscena auto-fellatio è da ricollegare ai classici marginalia medievali, che non di rado includevano situazioni grottesche e bizzarre poste “a margine”, appunto, dell’opera principale — che poteva essere un libro, un affresco, un dipinto o, come in questo caso, un complesso scultoreo.
Visto che simili figure compaiono su un buon numero di chiese, principalmente in Francia, Spagna e Germania, sul loro significato si è speculato molto: non si tratterebbe di retaggi pagani o di simboli di fertilità, ma di allegorie salvifiche più complesse, come sostiene questo libro (in inglese, ma ne esiste anche uno in francese esclusivamente dedicato alla Bretagna). Al di là delle congetture, risulta chiaro come la distinzione tra sacro e profano in epoca medievale non fosse così netta e univoca come saremmo portati a credere.
- Restiamo in pieno Medio Evo. Quando nel 1004 la nipote dell’Imperatore bizantino si azzardò a usare per la prima volta una forchetta a tavola, causò un putiferio e l’atto venne condannato dal clero come blasfemo. (A riprova di quanto la nobildonna avesse offeso l’Altissimo, quest’ultimo la fece morire di peste.)
- Morto anch’egli, da ben 3230 anni, ma con tutte le carte in regola: ecco il passaporto egiziano rilasciato nel 1974 alla mummia di Ramses II, in modo che potesse volare fino a Parigi senza intoppi al check in. [EDIT: si tratta in realtà di un divertente falso, come fatto notare da Gabriel nei commenti]
- Detesto quando chiedo un semplice cappuccino, ma il barista deve fare il fenomeno.
- L’artista Alex Eckman-Lawn aggiunge dei concreti e disturbanti “livelli” di lettura al volto umano. (Grazie, Anastasia!)
- Un altro artista, Arngrímur Sigurðsson, ha illustrato diverse figure tradizionali del folklore islandese in un libro intitolato Duldýrasafnið, che tradotto significa più o meno “Il Museo degli Esseri Nascosti”. Il volume è praticamente introvabile online, ma potete vedere molti evocativi dipinti sul sito ufficiale e soprattutto in questo articolo. (Grazie, Luca!)
- Altro che Formula Uno! Ecco la gara automobilistica definitiva!
- Nuovo studio dell’Università di Napoli su Ercolano: le vittime sono morte peggio di quanto pensassimo. O meglio, a seconda dei punti di vista. Il sangue che evapora istantaneamente e la testa che esplode — difficile pensare a una fine più rapida.
- Il magazine satirico Mad ha ripreso il celebre abbecedario “crudele” di Edward Gorey, e l’ha declinato in una raggelante versione sulle sparatorie nelle scuole americane.
- Marco Meucci (qui la pagina Facebook della sua attività) si occupa di ristampe di libri antichi e legature artistiche. Inoltre realizza ossari e cripte in miniatura, con tanto di minuscole mummie. Guardate questa sua creazione (che prende ispirazione sia dalle Catacombe di Palermo che dalla Cripta di Via Veneto) e ditemi se non è deliziosa.
- Diversi chiarissimi professoroni di filosofia, giurisprudenza, etica e informatica rispondono alla domanda sul futuro che, diciamocelo, tormenta tutti noi: ma un robot progettato appositamente per ammanettarci alla spalliera del letto e frustarci le chiappe viola la prima legge di Asimov? (via Ayzad)
- Il grandissimo comico inglese Ricky Gervais usa Twitter per postare dei selfie in diretta dalla sua vasca da bagno. E per ricordarci che dobbiamo morire, ergo niente va preso sul serio.
- Nel parco naturale di Chestnut Ridge, NY, c’è una incredibile cascata al cui interno brucia una “fiamma eterna”. (Grazie, Bruno!)
- Se amate i videogiochi e odiate i lunedì (pardon, il capitalismo), non perdetevi questo pezzone di Mariano Tomatis.
- Ricordate il mio vecchio post sulle maschere mortuarie? Pia Interlandi è un’artista che le realizza ancora oggi.
- E per finire, facciamo un salto sulla parte sommersa del porno, in particolare quella dei video di belle ragazze che rimangono invischiate — per finta — nella colla a presa rapida. Se ne trovano a dozzine, e per un buon motivo: si tratta di un peculiare feticismo di immobilizzazione (ben riassunto in questo breve articolo) che unisce la classica venerazione del piede femminile, la sensualità della colla (?) e l’eccitazione un po’ sadica di assistere agli inutili tentativi della vittima di liberarsi. Col bel vantaggio di non violare le policy di YouTube cui contenuti espliciti.